Attività Antincendio
Data:
24 Settembre 2015
Con l’estate ormai in archivio, è l’occasione giusta per fare il punto su una delle emergenze ricorrenti durante il periodo più caldo dell’anno: la frequenza degli incendi sul territorio tiberino. “Stavolta è andata discretamente bene – spiega Claudio Nocentini, coordinatore dell’ufficio Demanio dell’Unione dei Comuni con responsabilità sull’azione dell’antincendio boschivo – e questo perché il sistema ha funzionato al meglio. Se si esclude quello registratosi a Moggibiano di Caprese, che per le sue caratteristiche poteva avere conseguenze ben più serie, archivierei questa stagione fra le più positive sul fronte della lotta alle fiamme”. Le attività relative a prevenzione e spegnimento degli incendi boschivi sono svolte in Valtiberina, da circa 30 anni, dalla Comunità Montana, ora Unione dei Comuni. Le squadre antincendio sono tre, composte da 5 o 6 operatori che svolgono a turno servizi di reperibilità h24, servizi di prevenzione, di pattugliamento mobile nel territorio di competenza, e di repressione diretta nel caso di insorgenza di incendi boschivi. “Si tratta – aggiunge Nocentini – di operai forestali alle dirette dipendenze dell’ente che hanno frequentato appositi corsi di formazione professionale presso il centro addestramento della Regione Toscana. Personale preparato, che ha acquisito competenze specifiche ed elevata professionalità, approfondite e valorizzate nel corso degli anni mediante l’esperienza fatta direttamente sul campo. Non solo in Valtiberina, ma anche in altre zone della provincia e della regione che necessitavano del nostro intervento”. Alla base di un’efficace azione antincendio c’è, come sottolineato in apertura da Claudio Nocentini, una sinergia fra diversi soggetti in grado di produrre efficaci risultati. “Il nostro servizio antincendio – conclude il coordinatore del servizio per l’Unione dei Comuni – si inserisce in un sistema più vasto che vede protagonisti la Regione, la Provincia di Arezzo, il Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e il volontariato, al quale compete esclusivamente il controllo del territorio durante l’estate da appositi punti di avvistamento. E’ grazie a questa rete, che lavora complementare a tutela del nostro patrimonio naturale, che oggi siamo in grado di stilare un bilancio positivo e di mettere a referto che durante gli scorsi mesi si sono avuti pochi e limitati incendi in Valtiberina. Segno che l’opera di prevenzione ha dato i suoi frutti e che comunque, quando ce n’è stata necessità, il pronto e professionale intervento del personale preposto al compito ha funzionato al meglio”.
Ufficio stampa
Con l’estate ormai in archivio, è l’occasione giusta per fare il punto su una delle emergenze ricorrenti durante il periodo più caldo dell’anno: la frequenza degli incendi sul territorio tiberino. “Stavolta è andata discretamente bene – spiega Claudio Nocentini, coordinatore dell’ufficio Demanio dell’Unione dei Comuni con responsabilità sull’azione dell’antincendio boschivo – e questo perché il sistema ha funzionato al meglio. Se si esclude quello registratosi a Moggibiano di Caprese, che per le sue caratteristiche poteva avere conseguenze ben più serie, archivierei questa stagione fra le più positive sul fronte della lotta alle fiamme”. Le attività relative a prevenzione e spegnimento degli incendi boschivi sono svolte in Valtiberina, da circa 30 anni, dalla Comunità Montana, ora Unione dei Comuni. Le squadre antincendio sono tre, composte da 5 o 6 operatori che svolgono a turno servizi di reperibilità h24, servizi di prevenzione, di pattugliamento mobile nel territorio di competenza, e di repressione diretta nel caso di insorgenza di incendi boschivi. “Si tratta – aggiunge Nocentini – di operai forestali alle dirette dipendenze dell’ente che hanno frequentato appositi corsi di formazione professionale presso il centro addestramento della Regione Toscana. Personale preparato, che ha acquisito competenze specifiche ed elevata professionalità, approfondite e valorizzate nel corso degli anni mediante l’esperienza fatta direttamente sul campo. Non solo in Valtiberina, ma anche in altre zone della provincia e della regione che necessitavano del nostro intervento”. Alla base di un’efficace azione antincendio c’è, come sottolineato in apertura da Claudio Nocentini, una sinergia fra diversi soggetti in grado di produrre efficaci risultati. “Il nostro servizio antincendio – conclude il coordinatore del servizio per l’Unione dei Comuni – si inserisce in un sistema più vasto che vede protagonisti la Regione, la Provincia di Arezzo, il Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e il volontariato, al quale compete esclusivamente il controllo del territorio durante l’estate da appositi punti di avvistamento. E’ grazie a questa rete, che lavora complementare a tutela del nostro patrimonio naturale, che oggi siamo in grado di stilare un bilancio positivo e di mettere a referto che durante gli scorsi mesi si sono avuti pochi e limitati incendi in Valtiberina. Segno che l’opera di prevenzione ha dato i suoi frutti e che comunque, quando ce n’è stata necessità, il pronto e professionale intervento del personale preposto al compito ha funzionato al meglio”.
Ufficio stampa
Ultimo aggiornamento
24 Settembre 2015, 08:52